La vita non sempre va come ce la aspettiamo, a volte gli eventi escono dagli schemi che ci siamo tracciati e prendono una piega fastidiosa.
Inaspettatamente, senza che ti sia accorto di nulla, oppure a seguito di flebili segnali, fai un controllo e dopo qualche accertamento ti viene diagnosticato un cheratocono. Magari bilaterale.
Non è mortale, non è pericoloso, non è nocivo alla tua salute sistemica.
Ma ti cambia la vita. Istantaneamente.
Il cheratocono è una patologia degenerativa, che colpisce la cornea.
Non si conosce bene la sua origine, si ammette una causa genetica, ci sono studi e teorie in merito, ma che tu sia un soggetto allergico o meno, che tu ti sfreghi gli occhi o no, che tu sia uomo o donna, puoi essere quella persona su 500 a cui viene diagnosticato.
Tutta la tua vita, all’improvviso cambia, vedi sfocato a tutte le distanze, anche con gli occhiali, la luce ti da fastidio.
Il cheratocono di fatto è un’irregolarità del tessuto corneale che porta ad una visione ridotta, distorta e insoddisfacente con gli occhiali e molto spesso anche con le normali lenti a contatto attualmente sul mercato.
Oltre alle terapie mediche di cui può occuparsi solo l’oftalmologo, la soluzione che restituisce un buon visus e risolve il problema della distorsione è l’applicazione di lenti a contatto speciali, costruite appositamente su ogni singolo cono, tenendo presente la topografia corneale e le caratteristiche di ogni singolo occhio: tensione palpebrale, ammiccamento, film lacrimale, oltre alle tue abitudini e al tuo stile di vita.
Considerando tutto ciò, tu, paziente che ti approcci per la prima volta alle lenti a contatto, devi essere appunto paziente!, perché l’applicazione è lunga e delicata per poter ottenere buoni risultati.
Devono incrociarsi e combaciare molti parametri della lente a contatto, che deve risultare ben centrata, e confortevole, stabile, seguire i tuoi movimenti oculari repentini, non si deve sporcare, non si deve seccare, deve avere una buona flessione per sopportare i tuoi ammiccamenti frequenti.
Non è certo una cosa da fare in fretta, perché la lente teorica, seppur ben studiata e calcolata, si deve scontrare con la realtà del tuo occhio e le tue abitudini di vita.
La tua lente a contatto perfetta, quella che ti consente una qualità di vita accettabile, deve assicurarti
- Una visione adeguata
- Un buon comfort
- Una appropriata salute oculare
Si tratta di lenti gas permeabili innovative che utlizzano la tecnica del risparmio apicale consentendo spazio al film lacrimale per posizionarsi tra la lente a contatto e il cono, per aumentare il comfort e diminuire le aberrazioni grazie alla combinazione di una particolare geometria asferica e ad un preciso controllo della curva della lente rispetto a quella corneale.
Inoltre gli attuali materiali consentono un’altissima trasmissibilità all’ossigeno.
Insomma, si tratta di un’esperienza diversa da ciò a cui sei abituato, devi modificare alcune tue pratiche.
Però una lente a contatto specifica ti può restituire il gusto di apprezzare dettagli e particolari che avevi progressivamente dimenticato.
Non vale la pena rinunciare senza tentare.
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